Proprio ieri è stata avviata la commercializzazione dell’unica biografia ufficiale su Steve Jobs, intitolata semplicemente Steve Jobs, scritta da Walter Isaacson ed autorizzata dallo stesso ex CEO Apple ma già da qualche giorno a questa parte avevano iniziato a circolare in rete, e non solo, alcuni dei contenuti più interessanti tratti dal nuovo libro e resi disponibili in anteprima dalle testate editoriali che hanno avuto l’onore ed il piacere di riceverne copie esclusive.
Tra i vari contenuti divulgati e, da qualche ora, fruibili liberamente a tutti, vi sono anche le dichirazioni di Steve Jobs in merito ad Android, il sistema operativo mobile reso disponibile da Google.
A detta di Steve Jobs, Android, l’unico sistema operativo mobile che sarebbe stato in grado di mettere in discussione il primato di iOS, veniva visto dall’ex CEO della ben nota azienda di Cupertino come un prodotto rubato e, proprio per tale ragione, oltre perchè pericoloso, da distruggere al più presto possibile.
Steve Jobs aveva inoltre dichiarato che, se necessario, avrebbe anche scatenato una guerra termonucleare pur di mettere KO Android.
L’ex CEO Apple aveva anche incontrato Erci Schmidt di Google al quale aveva riferito che non voleva i soldi offerti da big G per utilizzare i brevetti Apple ma, molto più semplicemente, avrebbe desiderato che la smettessero di impiegare i brevetti della mela morsicata applicandole ad Android.
Anche per quanto concerne il resto dei prodotti Google, motore di ricerca a parte, Jobs aveva espresso la sua opinione definibile come tutt’altro che positiva.
Veridicità o meno di tali considerazioni quanto dichiarato dall’ex CEO dell’azienda di Cupertino spiega comunque in maniera estremamente chiara il motivo delle innumerevoli cause scatenatesi, in primis, tra Apple e Samsung ma anche tra la mela morsicata ed altre aziende: la volontà di preservare e rendere unici i prodotti frutto della creazione di Jobs.
Via | Venture Beat
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