Progetto portato a termine solo in parte, quello del nuovo iPad. La teoria, nelle menti di molti a dire il vero, è stata resa pubblica di recente dal CEO di DisplayMate, Raymond Soneira, che si è soffermato in particolare sul mancato utilizzo, per il display, della tecnologia IGZO di Sharp.
Di seguito, le parole testuali di Soneira: “Il piano era di usare la nuova tecnologia chiamata IGZO di Sharp che, con la sua superiore mobilità elettronica avrebbe permesso di creare transistor molto più piccoli ed elementi di circuito molto meno voluminosi. Che l’iPad 3 rappresenti un piano B è certo. Hanno spinto il silicio amorfo al più alto grado di densità di pixel per pollici mai visto. Ma la quantità di luce che fuori esce non è sufficiente. Per questa ragione hanno dovuto raddoppiare i LED e hanno dovuto anche installare una batteria col 70% di capacità in più”.
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