Come se non bastasse l’atto di accusa di un membro di Wired, che ha denunciato la violazione del suo account per iCloud, Apple, dopo aver diramato un comunicato ufficiale, si è imbattuta in un nuovo “studio” di Wired, che ha riscontrato nuovamente l’anomalia.
Ecco quanto venuto a galla:
“Lunedì, Wired ha tentato di verificare la tecnica di accesso degli hacker eseguendola su un account diverso. Ci siamo riusciti. Ciò implica, in ultima istanza, che oltre all’indirizzo mail di qualcuno basta avere altre piccole informazioni facilmente reperibili: cose come un indirizzo di fatturazione o le ultime quattro cifre della carta di credito su di un file”.
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