Nella settimana che, nel settore smartphone, è stata caratterizzata dalla presentazione ufficiale di Apple per il nuovo iPhone 5, riteniamo doveroso riportarvi la testimonianza di un infiltrato di The Guardian, che ha lavorato per dieci giorni presso Foxcoon, principale partner del brand di Cupertino proprio nella realizzazione dell’iPhone 5.
Ecco le sue parole:
“Un pannello posteriore di iPhone 5 arriva davanti a me ogni circa 3 secondi. Devo prendere il pannello e marcare 4 punti usando la penna in mio possesso e metterlo di nuovo sulla catena, rapidamente in 3 secondi senza errori. Dopo aver ripetuto l’azione per diverse ore, mi fa terribilmente male il collo e ho dolore ai muscoli del braccio. Un nuovo operaio di fronte a me era esausto e si è riposato per un attimo. Il supervisore l’ha visto e l’ha punito mettendolo in un angolo per 10 minuti come a scuola. Lavoravamo non-stop da mezzanotte alle 6 del mattino ma ci chiedevano ancora di lavorare perché la linea produttiva è basata sulla catena e a nessuno è permesso di fermarsi. Ho fame e sono stanchissimo.”
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