L’avanzata di Samsung, sia per quanto concerne il mercato degli smartphone sia per quanto riguarda quello dei tablet, continua senza sosta dando filo da torcere a tutti i principali produttori attualmente presenti sulla piazza, Apple compresa.
I device mobile di Samsung, infatti, sono tra i più venduti in tutto il mondo.
Pur detenendo un ampia fetta di mercato e pur avendo conquistato il cuore di una gran quantità di consumatori, Samsung, però, non è ancora riuscita a far propria l’area business da sempre, o quasi, detenuta invece da Blackberry.
Per far fronte a questa situazione la sudcoreana ha quindi introdotto il software Knox.
Samsung Knox per Android è la soluzione sviluppata dal produttore coreano che consente di creare ambienti separati per uso personale e per uso aziendale.
Le diverse tecnologie integrate consentono l’isolamento totale tra le app di svago e le app approvate dall’azienda.
Il risultato finale è quindi una funzionalità molto simile a BlackBerry Balance.
Samsung Knox verrà preinstallato sui dispositivi di punta di Samsung, quali il Galaxy S3, il Galaxy Note 2 e il Galaxy Note 8.0, oltre che sul prossimo e tanto atteso Galaxy S IV.
Il responsabile IT dell’azienda si occuperà della configurazione dell’ambiente di lavoro andando ad installare tutte le vare app all’interno di questa sorta di contenitore virtuale.
Tutti i dati sensibili saranno memorizzati in un’area separata ed apposita, mentre i messaggi di posta elettronica personali, i giochi o i contenuti multimediali risulteranno sempre e comunque accessibili.
Sempre al responsabile IT spetterà il compito di settare differenti livelli di sicurezza e di selezionare le applicazioni approvate.
Per potersi servire delle risorse appartenenti al lato business sarà necessario effettuare l’autenticazione con vari timeout.
Non sarà possibile trasferire contenuti tra i due ambienti e tutti i dati appartenenti all’azienda verranno rimossi qualora il dipendente dovesse lasciare la sua posizione lavorativa.
Samsung Knox verrà reso disponibile a partire dal secondo trimestre dell’anno corrente e potrà essere impiegato gratuitamente dai privati ed a pagamento dalle aziende che dovranno versare somme di denaro variabili al variare del numero complessivo di dipendenti.
[Photo Credits | The New York Times]
Via | The New York Times