Gli smartphone vanno a configurarsi come i dispositivi multimediali più diffusi tra la vasta utenza ma, considerandone lo straordinario utilizzo che, allo stato attuale delle cose, ne viene fatto, le funzionalità di base offerte e quelle che, giorno dopo giorno, è possibile implementare personalmente, i device mobile stanno assumendo un peso sempre più preponderante nella vita delle persone.
Le persone, infatti, utilizzano i propri smartphone in maniera sempre più ripetitiva ed ossessiva, implicando quindi, il modo inevitabile, il sopravvento del device mobile sullo stesso sull’uomo.
Dal proprio smartphone, infatti, ciascun utente può tenere sotto controllo la ricezione delle e-mail, la disponibilità di nuove news relative ai propri argomenti preferiti, contattare amici, sfruttare le principali risorse di social networking attualmente disponibili e molto altro ancora.
A testimonianza di tutto ciò vi è infatti un recente ed interessante studio condotto da un gruppo di scienziati e pubblicato in rete dal sito web Mail Online mediante cui è stata possibile constatare che la durata media di un controllo dal proprio smartphone corrisponde a circa 30 secondi nei quali viene eseguito lo sblocco della tastiera o dello schermo e l’accesso ad una singola applicazione.
I controlli dal proprio smartphone, inoltre, generalmente vanno a verificarsi in corrispondenza dei momenti di noia comportando quindi non soltanto il ripetersi di specifiche operazioni più e più volte al giorno, anche quando non necessario, ma, tra le altre cose, tenderebbero anche a limitare l’attenzione dell’utente distraendolo da stimoli esterni ben più interessanti.
Per alcune persone l’esecuzione delle operazioni di controllo del proprio smartphone in maniera ripetitiva ed ossessiva andrebbero a configurasi come un vero e proprio fastidio e, stando a quanto dichiarato dai ricercatori (così com’è anche facile immaginare) abitudini di questo tipo potrebbero comportare l’insorgere di gravi conseguenze, come, ad esempio, incidenti stradali, problematiche sul posto di lavoro o, ancora, nella vita privata.