Nokia Lumia 920, il successore con scocca in alluminio

di Gianni Puglisi Commenta

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Neanche il tempo di approdare neanche da due mesi sul mercato che si parla già del successore del Nokia Lumia 920, l’ottimo smartphone Windows Phone 8 che sta provando a togliere l’attenzione ai ben più famosi iPhone 5 e Samsung Galaxy S3. In rete si diffondono indiscrezioni sull’erede del terminale, non solo per il presunto nome in codice, che dovrebbe essere Catwalk, ma anche per quel che riguarda la realizzazione di una scocca in alluminio. Una soluzione decisamente particolare se si considera che il mercato e in generale la stessa Nokia solitamente predilige il policarbonato: evidentemente, se così effettivamente sarà, il colosso finlandese vuole offrire ai consumatori uno smartphone particolarmente resistente.

Non ci sono per il momento informazioni sulle altre caratteristiche tecniche di Catwalk, se non i dettagli su un terminale complessivamente più leggero rispetto l’attuale Nokia Lumia 920 e un’eleganza che solo la costruzione in alluminio, appunto, riesce a donare. Si tornerebbe insomma a uno smartphone che nello stile riprenderebbe, tanto per fare un esempio recente, il Nokia N8: uno degli ultimi grandi terminali progettati dalla casa finlandese con il morente sistema operativo Symbian. Mancano inoltre dettagli su una possibile data di uscita del nuovo Nokia Lumia, ma è facile presupporre che se ne parlerà al prossimo autunno, per disturbare i nuovi iPhone e Samsung Galaxy.

Di certo bastano già questi pochi dettagli a catturare l’attenzione degli appassionati. Uno smartphone realizzato con una cura persino superiore a quella già eccezionale dedicata al Nokia Lumia 920, e una scocca generalmente più leggera. In più, la crescita di Windows Phone 8 e delle soluzioni Nokia che inevitabilmente avverranno nei prossimi mesi: la sicurezza di iOS e Android potrebbe venir meno se l’azienda finlandese e Microsoft riusciranno a sfondare in un mercato, oggi, particolarmente complicato e contraddistinto da poche certezze. I consumatori hanno dimostrato infatti più volte di essere molto volubili.

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