Sony ha dato ragione alle indiscrezioni delle ultime settimane e ha presentato ufficialmente Xperia Tablet Z, nuova “tavoletta” con sistema operativo Android che sarà disponibile a partire dal mese di marzo in Giappone e solo successivamente negli altri mercati a un prezzo ancora da definire. Il Sony Xperia Tablet Z si contraddistingue non solo per un design elegante che sembra ripreso direttamente dal semi omonimo smartphone presentato di recente al Consumer Electronic Show 2013 di Las Vegas, con caratteristica saliente rappresentata peraltro dallo spessore minimo della scocca, ma anche per specifiche tecniche che lo pongono al top nel settore.
Il dispositivo si presenta infatti con un display con diagonale da 10 pollici, tecnologia Sony Mobile Bravia Engine 2 e risoluzione Full HD. Il tutto è alimentato da un potente processore quad core con frequenza di clock massima da 1.5 GHz e 2 GB di RAM. Non finisce ovviamente qui, visto che il quadro delle caratteristiche tecniche del Sony Xperia Tablet Z è completato dalla presenza di una fotocamera posteriore da 8.1 megapixel e il supporto alle veloci reti di ultima generazione 4G/LTE. La memoria interna sarà di 32 GB, con possibilità di espansione tramite schede microSD. Chiudiamo con connettività WiFi, Bluetooth, NFC e tecnologia virtual surround “S-Force” che promette una qualità audio mai vista prima per un tablet. Nonostante la batteria sia di soli 6.000 mAh, Sony promette un’autonomia in media con gli altri tablet in commercio grazie all’ottimizzazione software.
Avevamo detto che la caratteristica saliente dal punto di vista del design è rappresentato dalla scocca: bella, elegante ma soprattutto molto sottile. Pensate infatti che presenta uno spessore pari a 6.9 mm, inferiore anche all’ultimo modello di iPad, cui misure raggiungono i 7.2 mm. Interessante anche il peso di soli 495 grammi: due misure che lo rendono automaticamente il tablet da 10 pollici più sottile e leggero al mondo, a ulteriore dimostrazione di quanto Sony voglia recuperare terreno puntando sul dettaglio, che in tempi di saturazione come questi potrebbe davvero fare la differenza per prevalere.