Il 14 marzo, la data in occasione della quale Samsung toglierà i veli al suo prossimo e tanto atteso top di gamma, il Galaxy S4, si avvicina ed ogni giorno, o quasi, vengono diffusi online interessanti dettagli in merito a quelle che potrebbero essere le caratteristiche della nuova punta di diamante della sudcoreana.
Nel corso degli ultimi giorni, ad esempio, è stato possibile apprendere che il Galaxy S4 sarà commercializzato in sei differenti varianti e in due colori ed abbiamo avuto modo di conoscere quelle che, a quanto pare, saranno le specifiche tecniche del nuovo smartphone.
Da qualche ora a questa parte, poi, ha iniziato ad impazzare in rete la news secondo cui il Samsung Galaxy S4 dovrebbe essere dotato della funzione di eye-tracking.
Tale funzionalità dovrebbe essere in grado di gestire in modo intelligente l’analisi dello sguardo dell’utente.
Questo sta a significare che, ad esempio, nel momento in cui l’utente si sofferma su di una lettura fino ad arrivare a fondo schermo la logica vorrebbe che il dito venisse portato sul touchscreen per effettuare lo scroll ma sfruttando la nuova funzione il movimento sarà invece sostituito dallo scroll automatico nel momento stesso in cui l’occhio è giunto a fondo pagina.
La pagina dovrebbe quindi scorreere in conseguenza di ciò che l’occhio umano trasmette al sensore appositamente inserito nello smartphone.
La funzionalità in questione, oltre ad essere applicata alla lettura delle pagine web, potrebbe anche essere sfruttata per la gestione della rubrica, dell’agenda o di un qualsiasi altro elenco sullo schermo del device.
L’idea, comunque, è in fase di sviluppo già da diverso tempo a questa parte.
Samsung, infatti, ne ha depositato un primo brevetto già ad inizio anno ed una prima analisi ottica dell’utente è stata sperimentata già con il Samsung Galaxy S3.
Da notare che l’implementazione di tale funzionalità su l Galaxy S4 potrebbe permettere a Samsung di conquistare nel giro di breve tempo l’attenzione di un ulteriore numero di utenti arrivando a stracciare la concorrenza, in primis Apple, in men che non si dica.
Via | The New York Times