Intel: ottimizzare le app Android su architettura x86

Tra le varie attività legate al mondo dell’IT quella dello sviluppo di app per Android è indubbiamente una tra le più richieste.

La sempre maggiore crescita di Android e la diversificazione degli ambienti in cui viene eseguito hanno però comportato il dover eseguire applicazioni su dispositivi dotati di processori Intel x86, un’architettura totalmente differente dai processori ARM con cui il sistema operativo del robottino verde era nato. Un’applicazione Android che viene eseguita su un device con architettura Intel x86 implica il doverne virtualizzare l’esecuzione, un’operazione questa che comporta un’inevitabile degrado in fatto di performance. Per evitare che ciò accada è tuttavia possibile tener conto di alcune linee guida e sfruttare degli strumenti ad hoc che, appunto, offrono la possibilità di ottimizzare le app per l’esecuzione su architettura x86.

Ubuntu Phone OS, disponibile da fine febbraio su Galaxy Nexus

La scorsa settimana Canonical ha presentato ufficialmente Ubuntu Phone OS, la versione mobile della ben nota distro Linux destinata a computer desktop e laptop che ha saputo farsi conoscere ed apprezzare dagli utenti nel corso del tempo.

La piattaforma, caratterizzata da diverse ed interessanti features, andrà ad arricchire ulteriormente il già ampio mercato mobile in cui, allo stato attuale delle cose, dominano praticamente incontrastati Android e iOS.

Nokia distribuirà 17.000 smartphone Windows Phone agli sviluppatori

Al fine di offrire prodotti sempre migliori e nel tentativo di poter attirare un sempre maggior numero di utenti le grandi aziende produttrici di smartphone pongono sempre più un occhio di riguardo nei confronti degli sviluppatori di app per device mobile.

Ne è l’esempio RIM che, proprio alcuni giorni addietro, ha praticamente regalato ai suoi sviluppatori un device mediante cui poter effettuare qualsiasi tipo di prova per la realizzazione di eventuali e future applicazioni destinate ad essere impiegate su BlackBerry 10.

Nokia e Microsoft: insieme con AppCampus

Nokia e Microsoft collaborano insieme già da qualche tempo a questa parte, così come dimostrato dal lancio dei device della ben nota azienda finlandese dotati di Windows Phone, ma nel corso degli ultimi giorni le due società sono andante a consolidare ancor di più il loro già ottimo rapporto conseguenzialmente alla creazione di un nuovo progetto denominato AppCampus.

Il progetto in questione, realizzato in collaborazione con l’Aalto University in Finlandia, pone come obiettivo quello di aiutare a formare tutti gli sviluppatori che sono intenzionati a creare applicativi per smartphone equipaggiati del sistema operativo Windows Phone in maniera tale da poter incrementare il quantitativo di risorse disponibili sul marketplace di Microsoft ed andando anche, di conseguenza, a contrastare l’avanzata di Google Play e di App Store, che al momento detengono il primo, e, ovviamente, tutti gli altri servizi analoghi attualmente presenti sulla piazza.

Google Play: il limite delle app sale a 4 GB

Gli sviluppatori di app per device Android hanno dovuto aggirare per parecchio tempo il limite dei 50 MB di dimensione massima delle risorse ideate e per ovviare alla problematica in questione in molti hanno messo a punto un apposito sistema mediante il quale effettuare il download di un file di piccole dimensione da Google Play, ovvero l’ex Android Market, che una volta installato richiedeva poi il download della seconda parte direttamente dal server del developer.

Al fine di ovviare al verificarsi di una situazione di questo tipo e, sopratutto, nel tentativo di infondere un maggior grado di sicurezza nella vasta utenza, Google, nel corso degli ultimi giorni, ha aumentato il limite delle dimensioni delle applicazioni facendolo lievitare sino a 4 GB.

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